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Per chi ama il connubio tra natura, storia e leggenda si trova nel posto perfetto. Stiamo parlando della spiaggia di Is Mortorius sul versante della Sardegna sud orientale nel comune di Quartu Sant’Elena.
Una piccola insenatura-gioiello con il suo arenile di circa 300 metri di sabbia dorata e mista a ciottoli levigati, circondato da alte scogliere bianche granitiche. I fondali bassi e sabbiosi alternano qualche scoglio che in alcuni casi affiora dalle acque limpide e cristalline, impreziosendo ulteriormente il paesaggio che troverai davanti a te. Il mare azzurro intenso con sfumature verdi sulla riva crea riflessi brillanti a seconda dell’inclinazione dei raggi solari. Meta ambita per appassionati di immersioni e snorkeling vista la ricchezza della flora a fauna marina che popola i fondali della caletta. Sul versante occidentale, dopo la scogliera si trovano altre due piccole calette che compongono la Baia Azzurra, a carattere per lo più roccioso dovuta ai moti del mare che nel corso degli anni ha portato via tutta la sabbia ma di una bellezza disarmante.
Per tutti questi motivi Is Mortorius viene scelta da tantissimi bagnanti, specialmente in alta stagione, che amano ammirare i suoi colori e i suoi profumi. E tu? Cosa aspetti a lasciarti trasportare dalla natura?
Come anticipato attorno ad Is Mortorius esiste un’aurea particolare che mescola sapientemente storia e leggenda che la rendono ancora più affascinante. Storicamente pare che il nome derivi dall'antica strada, molto pericolosa, che passava a ridosso della scogliera da cui molte persone cadevano e perdevano la vita. Scelta dagli arabi come approdo per la presenza del nuraghe Diana poco dietro la spiaggia, una volta chiamato “Jana”. Risalente al lontano XIII a.C., venne utilizzato presumibilmente come torre di vedetta da tutti i conquistatori. La leggenda più conosciuta su Is Mortorius è quella di Capitana. Si narra che il più temuto dei pirati saraceni si innamorò della Sardegna, scegliendo proprio quest’incantevole insenatura come approdo.Sbarcando sulla terra ferma ne fece razzia, la conquistò e schiavizzò la popolazione in una sanguinosa battaglia. Secondo la leggenda è infatti da qui che la spiaggia prende il nome “Is Mortorius” ad indicare il grande numero di perdite umane. Il pirata però si innamorò di una delle schiave, tanto da renderla sua pari e sposarla. Pare che le ricchezze accumulate furono nascoste proprio nei pressi del nuraghe Diana e il pirata riprese il suo viaggio per i mari, lasciando la compagna a terra che con il tempo assunse il nome di Capitana e che non vide mai più. Secondo la leggenda ancora oggi quando soffia il vento sul litorale di Quartu, questo si mescola al rumore delle onde che si infrangono sugli scogli di Is Mortorius e al pianto della Capitana che ancora attende il suo amato. Ovviamente del tesoro non vi è mai stata traccia, ma il nuraghe Diana a causa proprio di questa leggenda fu vittima di una lunga serie di deturpazioni.
In un passato più recente invece Is Mortorius era una zona militare impiegata notevolmente durante la seconda guerra mondiale di cui rimangono ancora resti ben visibili.
La spiaggia non è attrezzata con alcun tipo di servizio ma dista pochi chilometri dal centro cittadino dove potrai trovare tutto ciò di cui hai bisogno!